Ras Al Khaimah
Ras Al Khaimah, che significa "cima della tenda", è situato nella parte più settentrionale degli Emirati Arabi Uniti, al confine con l'Oman a nord e gli emirati più piccoli di Umm Al Quwain e Fujairah rispettivamente a sud e ad est. Il quarto più grande degli emirati, vanta un ricco patrimonio che risale a circa 5.000 anni fa, con i coloni attratti per la prima volta a "RAK", come è affettuosamente noto, grazie al suo paesaggio unico e diversificato che comprende fertili pianure, aspre montagne, costa incontaminata e bellissime dune del deserto.
RAK vanta una fiorente economia basata sull'agricoltura, l'industria manifatturiera e sempre più il turismo. L'emirato, che ospita una popolazione di appena 416.600 persone, beneficia anche di una governance stabile e di un ambiente commerciale attraente che lo ha reso un hub popolare per le aziende locali e internazionali.
Questo emirato, uno dei sette che compongono l'Unione Emirati Arabi, resta uno dei luoghi più autentici da visitare, una destinazione ricca di storia, tradizioni e paesaggi decisamente unici che permettono di vedere l’altro volto degli EAU. Questo spiega perché, pur essendo più isolata e meno ricca di riserve energetiche, e quindi di sfacciate ricchezze, stia crescendo come destinazione turistica tra coloro che arrivano da lontano. Ma anche dagli abitanti del Medioriente.
Il lungo litorale dell’emirato è costellato di resort di lusso con, ovviamente, attrezzate spiagge private. E chi cerchi solamente relax, sole e sabbia non avrà altro da chiedere. Le spiagge sono curatissime, con lunghe file di ombrelloni e lettini, bar e ristoranti a portata di mano e una ampia scelta di attrezzature come kayak, paddleboard e moto d’acqua.
L'emirato presenta un entroterra interessante per il suo territorio e le sue montagne. In particolare la destinazione più celebre sono i monti Hajar e tra queste cime la meta più amata è il Jebel Jais. Questa vetta, che si trova a circa 55 km a nord-est della città di Ras Al-Khaimah, con i suoi 1934 m è la montagna più alta degli Emirati Arabi Uniti ed è facilmente raggiungibile con una comoda strada, che offre diversi punti panoramici lungo il percorso.
In cima vi sono ampie piazzuole nel punto chiamato Viewing Deck Park permettono di lanciare lo sguardo a volo d’aquila su tutto l’emirato, fino al golfo. Il tramonto, con la luce che fa brillare di una sfumatura arancione le rocce, è il momento preferito dai fotografi. Se questo luogo sta in cima alla lista delle destinazioni da vedere a Ras Al-Khaimah lo si trova anche tra le imperdibili per le cose da fare: si, perché da quassù ci si può lanciare nel vuoto. Ma senza rischi.
Parte da qui infatti la Jebel Jais Zipline, un cavo d’acciaio sospeso tra due punti con quote differenti che permette di avere la sensazione di volare. Senza le ali ma con l’imbragatura. In questo caso il cavo è lungo quasi 3 km e permette di sfrecciare ad oltre 120 km all’ora sui monti della penisola arabica.
Il punto di partenza da solo provoca una botta di adrenalina: si tratta di una piattaforma agganciata a 1680 metri di altezza da cui si parte per il volo di quasi 3 km che si conclude su una seconda piattaforma sospesa. Non è ancora finita: dalla seconda “stazione” si parte per una seconda zipline di circa 1 km, fino al punto di arrivo finale.
Per chi è camminatore ed appassionato di sport la parte inferiore di questo gruppo montuoso garantisce molti spunti e occasioni di mettersi alla prova: qui infatti si esercitano escursionisti e scalatori che hanno a disposizione sentieri di varia complessità ma anche una via ferrata.
E' bene sapere che sulla ferrata si deve salire con la guida, i sentieri si possono percorrere in completa autonomia ma queste esperienze vanno fatto nei mesi più freschi: d‘estate il calore renderebbe tutto questo proibitivo.
Luoghi storici. Il Forte di Dhayah che si trova su una collina a circa 20 km a nord della città è stato per lungo tempo lo snodo difensivo per l’emirato. Fu costruito nel XVI secolo, questo forte in mattoni di fango era usato per difendere la regione dagli attacchi nemici, in particolare dagli attacchi britannici .
Qui le forze militari locali potevano trovare rifugio e organizzare una difesa da una posizione privilegiata e lo dimostra il fatto che si vede da quassù l’intera valle fino alla costa.
Intorno al forte di Dhayah si notano ancora i resti delle fortificazioni e delle antiche torri di avvistamento, la maggior parte delle quali furono distrutte durante la battaglia del 1891 contro gli inglesi.
Per gli appassionati di storia si possono vedere ai piedi dei monti Hajar diversi importanti siti archeologici vecchi di migliaia di anni. In particolare nel piccolo villaggio di Shimal si possono vedere centinaia di tombe risalenti all’era preislamica.
A Khatt Springs, un’area di piscine calde termali ricche di minerali, a circa 25 chilometri a sud-est di Ras Al-Khaimah è possibile fare un bagno caldo termale. Intorno c’è una oasi circondata da montagne aride ma al centro dell’oasi ci sono, curiosamente, delle vasche – separate per sessi – dove ci si può immergere per rilassarsi. E si dice che le proprietà dell’acqua siano particolarmente terapeutiche.
Dopo il bagno si possono vedere anche delle antiche torri restaurate e andare a scoprire una necropoli e fortificazioni in mattoni di fango del XIX secolo. Per fare comunque un salto nel passato non si deve perdere il Museo Nazionale di Ras Al Khaimah che si trova nel forte al centro della città, lo stesso dove fino agli anni ’60 abitava la famiglia regnante.
Oggi è un museo che ospita una collezione di armi, manufatti, manoscritti e carte che raccontano la storia dell’emirato e della sua civiltà. Oltre alla sezione etnografica, che offre una panoramica di come viveva la popolazione fino a pochi anni fa, c’è un’interessante sezione archeologica , dove si possono vedere i reperti dei primi insediamenti umani della zona che risalgono a molte migliaia di anni fa.
Interessante è la visita del villaggio abbandonato di Jazirat al-Hamra, il villaggio costruito nel corallo. Si tratta di un paese fondato nel XVI secolo a circa 20 km dalla città e formato da decine di abitazioni tradizionali fatte da blocchi di corallo, un tempo abitato da pescatori di perle.
Con la fine dell’industria delle perle e l’inizio del boom del petrolio, gli abitanti del villaggio l’abbandonarono ma grazie al clima secco del deserto, gran parte dell’architettura formata di corallo è ben conservata. Andando in giro si può avere un’idea reale di come fosse la vita tradizionale di un villaggio degli Emirati. Prima della ricchezza sfacciata e prima che Dubai diventasse un enorme metropoli di lusso e grattacieli.
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